Settembre
1 agosto 2010 di Mario
IL MURO
Queste pareti
queste mura che luce
soffrono, angoscia racchiudono.
Apre miopi finestre.
Segna il tempo
i coricarsi amari
stanchi ed esuli di gesti.
Consuete ombre
le ore ritraggono
in consuete pose
o si confondono
in ciò che solo riesci ad immaginare.¹
1] 21 agosto 1973
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Pubblicato su Poesia (parole in libertà) | Contrassegnato da tag addio, amicizia, amore, bambini, buio, chiaro scuri, dolore, fuga, lampi, Lettere, luna, migrazione, nostalgia, notte, partenza, paure, pioggia, preghiera, prigione, prigioniero, ricordi, rumori, silenzi, solitario, temporale, treno, tuoni, universo, vagabondo, vento, viaggio, visioni | 4 commenti
Estate 1973. Eri sempre un gran poeta. Lo sei stato anche prima e anche dopo, ma la poesia è una musa da curare e da in qualche momento l’hai chiusa dentro ad un armadio. Non avrai tempo per ritrovare pure lei, o forse sì… adesso è un tempo per ritrovare tutto 🙂
Ora ti porto un abbraccio
Ross
Grazie per la tua Poesia, mi è piaciuta!
se passi mi farà piacere
silver280970.wordpress.com
La poesia è fuori da ogni metro di giudizio, e io al giudizio prediligo semmai il confronto. Quindi che dire, mi piace quanto scrivi, i muri sono belli solo se si aprono delle finestre.