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Posts Tagged ‘condannato a morte’

La sigaretta era accesa, aveva tutto il tempo che gli serviva. Avrebbe solo voluto avere il tempo per mettere il suo vestito di festa. Stava bene vestito per la domenica; Marietta se lo coccolava con gli occhi. E allora scendevano a braccetto in paese. Non lo aveva potuto fare, ma un uomo deve sapersi accontentare.
Lui non aveva paura della fatica. Lui non aveva paura di niente. Lui aveva i calli sulle mani. Aveva preferito il lavoro alla scuola, non era portato per stare seduto. La verità era che non avrebbe potuto comunque continuare, i soldi non bastavano certo. Non si sfama una famiglia con quei pochi passi di terra. Amerigo era scappato per cercare fortuna in America e non aveva più scritto. Certo non aveva mai imparato a scrivere; però c’era sempre qualcuno che si poteva trovare. Lui aveva giurato che non sarebbe finito così, ad annegare la rabbia e la misera dentro il vino.
Quando l’aveva visto in volto, quel volto glabro da ragazzino biondo, aveva capito che non poteva più capire. Che non avrebbe mai più potuto accettare; e aveva deciso. In cuore aveva chiesto scusa a suo padre e a sua madre e di era seduto su quel masso. Non capiva quello che diceva ma quegli occhi pieni di lacrime gli avevano parlato di paura e di dolore. Parlava un’altra lingua, una lingua che non conosceva, ma diceva parole che sapeva bene.
Aveva finito il libro; lo aveva amato e lo aveva donato a Giordano. Gli piaceva regalare agli amici le cose che lui aveva amato. Che potessero godere quello che lui aveva goduto. Era certo che Giordano l’avrebbe apprezzato e lui ne aveva anche troppo di tempo. Quando lo aveva abbracciato non aveva trovato il coraggio di guardarlo negli occhi. La verità non dovrebbe mai mostrare pudore. Gli aveva solo detto buona fortuna.
Il prete era solo un uomo. Non aveva mai amato i preti, ma quello gli faceva simpatia. Che restasse o che se ne andasse non faceva alcuna differenza. E poi aveva sempre amato gli uomini. Così come sono. Anche con i loro difetti. I signori no! per quelli non avrebbe sprecato mai nemmeno una parola. Avrebbe voluto non avere più padroni. Che non esistessero più. Non sapeva come spiegarlo, ma non sapeva a cosa servivano. Forse un giorno qualcuno avrebbe visto quel giorno. Forse lo stesso Nino.
Lui poteva dire che aveva visto tutte le cose che c’erano da vedere. E aveva visto il treno. Che bestia enorme con muscoli di ferro. C’era da non crederci se non fosse stato lì. Davanti ai suoi occhi. Con tutta quella gente sopra. E aveva avuto la fortuna di salirci sopra mentre Marietta tratteneva le lacrime dentro agli occhi. E poi lo aveva visto partire. E lo aveva salutato sventolando il fazzoletto. Lei non lo sapeva fare il vino e non era stata nemmeno una gran bella stagione; povera donna. Era così giovane ma non aveva paura di niente. Aveva una bella e buona lingua. Non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Solo lui era riuscito a metterle la briglia.
Non sapeva se i suoi l’avrebbero capito. Lo avevano sempre considerato una testa matta. Un discolo. Ma in fondo lo avevano sempre amato. Era solo che erano vecchi, quei poveri vecchi. Ed erano soli. Soli a combattere col tempo e con la terra. Soli con le loro idee da vecchi. Soli con le chiacchiere. Con le feste comandate perché qualcuno le aveva comandate. Ma non tutte le domeniche i campi ti lasciavano fare domenica. C’era sempre tanto da fare.
Lui aveva avuto un solo grande amore e amava ancora quella donna, più della sua stessa vita. Non aveva molto da offrirle ma le aveva offerto tutto. Erano stati felici. Aveva finito di scrivere la lettera. Era certo che quando Marietta l’avrebbe letta lei avrebbe capito, e Nino, suo figlio, sarebbe stato orgoglioso del padre. Come lui era orgoglioso. Gli aveva fatto un tamburo di latta. Era come se lo potesse vedere martellare sopra con le bacchette. Il sangue chiama sempre sangue, porta sempre dolore. Ci vuole un grande coraggio per fare una vigliaccheria come la sua. Lui aveva finito la sua canzone.
Aveva guardato la cicca. La brace aveva consumato ormai quasi tutta la sigaretta. Quelli avevano caricato i moschetti.
http://www.youtube.com/watch?v=gqgXIUDSvms

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