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Posts Tagged ‘grammatica’

tazzina di caffèEgregio signor autore. Con questa mia la prego umilmente di limitarsi e tenere a freno le sue fantasie stilistiche attenendosi il più scrupolosamente possibile ad una costruzione corretta delle frasi (soggetto, predicato verbale, complemento oggetto, eventuali altri complementi), il che renderebbe di più semplice lettura i periodi e l’intero testo, ma soprattutto di essere più aderente ai fatti. Io non so se spedirò mai questa mia. Fatti, appunto: quel mattino era un freddo particolare e stava finendo la legna. Io me ne stavo sotto le coperte impigrita in quel tepore e con nessuna voglia di alzarmi per accendere la stufa. Anche, perché no, salvaguardando la sua semplice banalità. La giornata fuori metteva malinconia. Sono andata al bagno perché non ne potevo fare a meno e il freddo mi era entrato dentro. Così, tornando, sono scivolata sotto le coperte semplicemente alla ricerca di quel calore. (Le cose vanno perché debbono andare). Era come uno scherzo anche nei reciproci sorrisi. Erano solo coccole, innocenti coccole, ma si fa presto a scaldarsi in due e anche il pigiama faceva caldo. Il mio pigiama di pile con gli orsetti. Senza pensarci l’ho tolto e sono tornata a rifugiarmi in quel tenero abbraccio. Il pudore mi vieta di andare oltre come farebbe certamente il suo amore per il pettegolezzo ma non c’era nessuna malizia; almeno nelle mie intenzioni. Il male, semmai, viene dopo. Forse fu il suo troppo entusiasmo a svegliare Gianferdinando. Ora come ora non saprei proprio cosa dire. Se non si fosse destato non sarebbe successo niente e invece, ormai, è successo. Ora che hanno portato la legna mi sento più sicura e non succede tutti i giorni di svegliarsi in un mattino in cui fa un freddo così particolare. Dico solo che non è una buona ragione per andarsene e che non è nemmeno una scusa sufficiente per portarmi il caffè a letto.

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