Perché oggi fa così paura la parola “pace”? Perché da il panico la bandiera dell’arcobaleno? Non sono bravo a trovare le risposte. Per la verità mai stato bravo in questo. Sono molto più abile a trovare le domande. Ad allevare il dubbio, ma ho sempre temuto quelli che avevano solo certezze, verità assolute. Onestamente prima delle ragioni e dei torti mi preoccupo delle vittime. Onestamente non credo esista una guerra giusta. Onestamente l’uomo ha bisogno di trovare una giustificazione, una “verità” per rendere sopportabili i propri torti, per lavarsene le mani, per perdonarsi persino davanti agli orrori. Noi esportiamo la democrazia, noi esportiamo la libertà, noi esportiamo il progresso. Ma io rifiuto di leggere le cronache dei massacri come assistendo ad una partita di calcio, i territori di guerra non assomigliano ad uno stadio. Mi rifiuto di stare di qua o di là. Ripeto: sto con le vittime. Nessuno mi può obbligare a sostenere un dittatore, né allo stesso modo per condannare tale regime non mi sento vincolato a sostenere un esercito di invasione. Naturalmente nemmeno il contrario. Chi tradisce la verità e la vita sono quelli del “di qua o di là”. Sono quelli che poi danno la condanna, ti apostrofano come traditore. Mentre la gente muore davvero. “Mentre urlano le bombe”. E il grande burattinaio muove i fili. E la finanza cerca dalla morte di salvarsi dalla sua crisi. E vedo Compagni confondere la guerra santa con la lotta di classe. Confondere gli assassini con i liberatori. I terroristi con i martiri. Allora ritrovo una vecchia canzone. Una canzone della mia adolescenza. Quando gli scenari di guerra erano diversi, ma anche no. In quel periodo Donovan era una delle bandiere di chi gridava alla pace. Ritrovo una vecchia canzone e la faccio suonare. Non mi fa stare meglio, ma se farà riflettere anche una sola mente non avrà sprecato il mio tempo.
Soldato universale
È alto un metro e sessanta o uno e novanta
Combatte con missili o con spade
Ha trent’anni suonati oppure diciassette
Fa il soldato da mille anni
È cattolico, induista, ateo, giainista,
Buddista, battista o ebreo
Sa che non deve ammazzare
E sa che sempre
Ti ammazzerà per me, amico, e mi ammazzerà per te
Combatte per il Canada,
Combatte per la Francia,
Combatte per gli USA,
Combatte per la Russia,
Combatte per il Giappone
E pensa che così metteremo fine alla guerra
Combatte per la democrazia,
Combatte per i rossi,
Dice che è per la pace di tutti
Ed è lui che deve decidere
Chi deve vivere e chi morire
E non vede mai le scritte sui muri
Ma senza di lui, come avrebbe fatto
Hitler a condannarlo a Dachau,
Senza di lui Cesare sarebbe stato solo
Lui è quello che dona il suo corpo
Come arma ad una guerra
E senza di lui il massacro non può continuare
È il soldato universale, davvero
È da biasimare
Gli ordini non vengono più da lontano
Ma vengono da lui, da te e da me
E, fratelli, non lo vedete
Che in questo modo non finirà mai, la guerra?
più o meno in contemporanea di Dylan:
SIGNORI DELLA GUERRA
Venite, voi signori della guerra
Voi che costruite tutte le armi
Voi che costruite gli aeroplani di morte
Voi che costruite le grandi bombe
Voi che vi nascondete dietro ai muri
Voi che vi nascondete dietro alle scrivanie
Voglio solo che sappiate
Che riesco a vedere attraverso le vostre maschere.
Voi che non avete mai fatto nient’altro
che costruire per poi distruggere
Giocate con il mio mondo
Come se fosse il vostro giocattolino
Mi mettete un’arma in mano
E vi nascondete dai miei occhi
E vi voltate e correte lontano
quando volano i veloci proiettili
Come Giuda dei tempi antichi
Mentite e ingannate
Una guerra mondiale può essere vinta
Volete che io ci creda
Ma io vedo attraverso i vostri occhi
e vedo attraverso il vostro cervello
come vedo attraverso l’acqua
che scorre giu per lo scarico
Voi armate tutti i grilletti
Perché sparino gli altri
dopo vi sedete e guardate
quando il conto dei morti cresce
Vi nascondete nel vostro palazzo
mentre il sangue dei giovani
scorre fuori dai loro corpi
e sprofonda nel fango
Voi avete sparso la peggior paura
che mai possa essere scagliata
la paura di mettere
figli al mondo.
Per minacciare il mio bambino
Non nato e senza nome
Non meritate il sangue
che scorre nelle vostre vene
Quanto ne so io
per parlare quando non è il mio turno?
Potreste dire che sono giovane
Potreste dire che sono inesperto
Ma c’è una cosa che so
anche se sono più giovane di voi
Neanche Gesù potrebbe mai
perdonare quello che fate
Lasciate che vi faccia una domanda
Sono buoni a tanto i vostri soldi?
Vi compreranno il perdono?
credete che potrebbero farlo?
Io credo che scoprirete
quando suonerà la vostra ora
che tutti i soldi che avete fatto
non ricompreranno mai la vostra anima
E spero che moriate
e che la vostra morte arrivi presto
Seguirò la vostra bara
nel pomeriggio pallido
E veglierò mentre venite calati
giù nel vostro letto di morte
E resterò sulla vostra tomba
Fin quando sarò sicuro che sarete morti.
Me l’hai rubata dal mio post di domani? ❤