Strana la mia storia, cioè la nostra. Io e Lei. Cioè questa è la nostra canzone. Oggi. Canzone che nemmeno ricordavo. Sono state altre a farci… ballare. Altre ad essere un pretesto ruffiano. Superfluo. Sono state altre a farci del male. Da continuare a ricordare. Una storia fra le storie. Una canzone che sembra raccontarci. Raccontare noi come tanti di quella generazione. Generazione di ragazzi; la prima. L’ultima? spero di no. Non sta a me dirlo. Una stagione da ignari protagonisti. Da zingari felici. Da navigatori. Da erranti. Con gli occhi assetati di mondo. Ignari di tutto. Persino di noi. E dell’amore. Ma forse l’abbiamo già raccontata. Forse è simile ad altre storie, ma è la nostra. E il pudore non basta.
Già! l’amore. Quel mistero di allora. Che ancora un po’ rimane. E incanta. Com’eri bella. E le parole mi riuscivano difficili. Poi leggere. Poi fluivano. Non riuscivo a fermarle. E poi l’imbarazzo. E allora cercavo di mostrarmi sicuro. E il suono delle tue parole ti faceva molto più bella. Tutto era facile. Tutto era naturale. Finché non abbiamo affogato i nostri timori in un bacio. Lo ricordo come ora. Quella sera. E tutte le mie ansie. E la consapevolezza che la vita mi avrebbe portato via. Mi avrebbe strappato dalle mie cose. Dagli affetti. Dagli amici. Dalla calle dove cercavo le tue braccia. Ma si ha vent’anni una volta sola. E avere vent’anni è un dramma quando si hanno per la prima volta. Purtroppo il tempo non ripete le sue filastrocche. Una volta li hai e poi se ne vanno. E tutto cambia. E tutto è cambiato. Quello che dicevo non era quello che speravo. Eppure sentivo che qualcosa di noi ci apparteneva per sempre. Non si è mai abbastanza stupidi a quell’età. E’ da allora che mi son conservato un “Scusami”.
Sapevo che si consumava una fine. Allo stesso tempo non volevo crederci. E’ per quello che non ci siamo salutati come avremmo voluto. E che per dar credito alla vita abbiamo dovuto perderci. Le parole non nascondono nulla. E’ tutto molto semplice. Non ho voluto legarti a me e allo stesso tempo ho sperato che tutto durasse per sempre. Sapevo tutto ma non volevo credere che l’amico più caro potesse rubarmi quel sogno sapendolo. Ed è così che le tue parole mi hanno colto comunque di sorpresa. Non le ripeto perché le soffro ancora. A sbagliare in due non è più facile rimediare.